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Crediamo che la musica d’insieme sia un potente strumento di crescita individuale e collettiva e che per questo debba essere un diritto da garantire a tutti. La nostra offerta didattica abbraccia tutto l’arco della vita, con proposte specifiche a seconda dell’età ma accomunate dalla convinzione che fare musica significhi anche educare alla convivenza, ai diritti e al riconoscimento della dignità e delle potenzialità tipiche di ciascun individuo. L’orchestra è una metafora della società e la partitura, come la Costituzione, unisce le individualità nella ricerca comune della Bellezza.
I nostri percorsi formativi sono accessibili: tutti possono fare musica con noi – anche chi ha una disabilità – e ciascuno riceve borse di studio integrali o parziali e lo strumento gratuito.
Le neuroscienze, la psicologia e la pedagogia hanno dimostrato che lo studio della musica stimola competenze cognitive, non-cognitive e socio-relazionali fondamentali per contrastare la povertà educativa e promuovere la crescita di individui capaci di inserirsi in modo armonico e funzionale nella società. Perché la formazione e l’esperienza musicale possano davvero contribuire alla crescita di cittadini migliori, più felici e completi, però, non tutti gli approcci didattici sono corretti, in primis quelli che, focalizzando l’attenzione su talento e predisposizione, sono lontani dall’attivare reali processi di autostima e benessere. È necessario, infatti, promuovere ambienti formativi volti non solo all’acquisizione tecnica di competenze, ma anche a un’educazione alla convivenza, ai diritti e al riconoscimento della dignità e delle potenzialità tipiche di ciascun individuo.
Un ruolo centrale in questo ce l’ha l’attitudine dell’insegnante, che noi chiamiamo “musico-educatore”.
I musico-educatori sono musicisti entusiasti, appassionati, energici, comunicativi, generosi e creativi, che amano condividere tutto ciò che sanno con gli allievi. Ascoltano gli studenti con empatia, li trattano con cura e rispetto, sono consapevoli di essere loro di esempio innanzitutto come esseri umani, ma naturalmente anche per professionalità e dedizione. Consapevoli che la fiducia precede l’intonazione o la tecnica, creano un ambiente sicuro in cui invitano i giovani musicisti a esplorare e comprendere le complessità strumentali e tecniche, stilistiche e musicologiche del repertorio sequenziale scelto e li preparano alle performance. I musico-educatori pianificano con cura e creatività tutte le lezioni ma sono anche capaci di adattare con flessibilità le strategie didattiche per raggiungere gli obiettivi musicali previsti.
Essenziali per far sì che l’apprendimento musicale possa essere un’esperienza arricchente e non semplice addestramento strumentale sono poi anche alcuni principi su cui fondiamo la nostra didattica.
La nostra proposta, fin dalla prima infanzia, è incentrata sulla musica d’insieme senza per questo perdere di vista le peculiarità e le ricchezze del singolo. Questo rappresenta un importante valore aggiunto perché la fatica dell’apprendimento è condivisa ed alleggerita dall’entusiasmo della riuscita collettiva, dal divertimento, dalla consapevolezza di concorrere tutti insieme al raggiungimento di un obiettivo comune con atteggiamento collaborativo. Sentendosi partecipe di una costruzione collettiva, il giovane musicista è responsabilizzato in prima persona, sa di essere attore integrante e indispensabile, vive il confronto con gli altri in maniera positiva, spinto a migliorare non solo per mostrare di essere all’altezza del ruolo, ma anche per non inficiare la riuscita del gruppo.
Apprendere non significa ricevere passivamente delle nozioni ma elaborare attivamente idee, fare esperienza della realtà. I brani orchestrali diventano una risorsa per l’apprendimento della musica: da lì si parte per affrontare la lettura a prima vista, l’esecuzione di scale e arpeggi, le problematiche tecniche, le difficoltà ritmiche, l’ascolto dell’opera, l’affinamento percettivo, il lavoro interpretativo, l’analisi, la ricerca storica e stilistica. Ciò comporta, sul piano didattico, non solo l’apertura a un approccio alla musica non finalizzato al solo raggiungimento di obiettivi meramente tecnici, ma anche e soprattutto una particolare attenzione alla scelta dei repertori che consentano di fare musica davvero, di vivere esperienze estetiche significative.
Il processo di apprendimento, e quindi la didattica, non procedono secondo un percorso lineare, per somma, ma piuttosto attraverso una spirale con ripetizione periodica delle stesse idee fondamentali ma a complessità crescente. L’attenzione è posta sul modo con cui ogni studente percepisce ed elabora le informazioni, con la conseguente personalizzazione continua dei processi di apprendimento.
L’insegnamento reciproco consente agli studenti di accrescere e perfezionare le proprie conoscenze, i metodi di studio e la capacità di problem solving. Tutti traggono vantaggio da tale strategia didattica in quanto, lo studente tutor viene valorizzato e responsabilizzato da questo ruolo e sviluppa, conseguentemente, un comportamento sempre più propositivo nei confronti del percorso didattico; l’altro studente trae vantaggio dal lavorare in un ambiente protetto con una persona che considera più vicina a lui.
Tenendo fede ai principi descritti, la nostra proposta didattica abbraccia tutto l’arco della vita, con caratteristiche peculiari a seconda della fascia d’età. Non esistono barriere di accesso, tutti possono accedere ai percorsi formativi e partecipare con le proprie competenze e specificità. Si parte dalla primissima infanzia con percorsi laboratoriali in piccolo gruppo che hanno la finalità principale di sviluppare gradualmente le capacità musicali di base (senso ritmico, intonazione, ascolto, movimento, primissimi passi su flauto dolce, violino e violoncello) stimolando nel contempo la creatività, le capacità di comunicazione e di espressione affettivo-emotiva e l’acquisizione di esperienze di tipo collaborativo tipiche del “fare musica” insieme. Si prosegue, poi, a partire dai 7 anni, con la scelta di uno strumento musicale e con l’ingresso in orchestra e nel coro voci bianche. Completano l’offerta formativa la band pop-rock rivolta agli adolescenti e le proposte dedicate agli adulti: coro a voci miste, Orchestra dei Grandi e corsi di aggiornamento per docenti di scuola primaria.
L’essere parte di una rete internazionale di soggetti che fanno musica ispirandosi ai principi de El Sistema venezuelano, infine, fa sì che sia docenti sia allievi possano arricchire la propria formazione musicale vivendo interessanti esperienze all’estero.